Il Campo Demetriano, che si distende sulle pendici del Monte Arcano, apparteneva all’antico Municipio Fondano. Questo nome deriva o da un tale Demetrio, che quì costruì la sua villa attratto dalla bellezza dei luoghi, oppure da qualche Tempio dedicato alla dea Cerere, detta Demeter, madre della terra. Al centro del Campo si ergeva il monastero di San Magno, reso celebre dal Protettore di Fondi Sant’Onorato, che lo edificò per ricordare il martirio di San Magno e di San Paternò, che furono uccisi nel V secolo dopo Cristo, insieme ad altri 1597 cristiani. A ricordo di questo martirio collettivo il luogo ebbe l’appellativo di “Valle dei Martiri”. In questo monastero Sant’Onorato raccolse duecento monaci sotto la regola dello stesso Onorato, detta anteriormente a quella di San Benedetto. Il monastero di San Magno, divenuto benedettino nell’ultimo decennio del VI secolo dopo Cristo, fu governato sino al 1072, dagli abbati ordinari. In quell’anno passò all’Abbazia di Monte Cassino per donazione fatta dalla famiglia di Gerardo console di Fondi. Il monastero restò sotto la dipendenza degli abbati minori fino al 1492, anno in cui, con la Bolla Pontificia di Alessandro VI, passò alla congregazione olivetana, ordine benedettino fondato nel 1313 da Giovanni di Mino Tolomei. Fu riedificato, con una nuova forma architettonica, da Prospero Colonna nel secolo XVI. Il corpo di San Magno, in onore del quale era stata eretta la chiesa, riposò nella cripta fino all’anno 847. In quest’epoca fu rubato da un certo Platone di Veroli, trasportato in questa città e deposto nella chiesa di Sant’Andrea. Quì restò fino all’anno 877, anno in cui la città di Veroli fu invasa dai Saraceni e il capo di costoro, n certo Manuca, preso il corpo del Santo, lo vendette alla città di Anagni, dove tutt’ora si conserva.