La struttura dell’economia di Fondi, si caratterizza per un’antica vocazione di prima agricola, ora prevalentemente del settore terziario. L’estensione della campagna, la vicinanza al mare ed alle colline circostanti, unitamente ad altre condizioni naturali hanno consentito lo sviluppo della coltivazione della terra, con l’adozione di tecniche inizialmente rudimentali ed oggi, invece, tecnologicamente avanzate.
Vicino al lago esiste una zona chiamata comunemente “pantano” di circa 2.000 ettari. Alcuni anni addietro veniva sommersa dalle acque invernali che restavano sino alla primavera. Appena le acque si ritiravano veniva arata e seminata a granone, fagioli e ortaggi. Ora, prosciugata, con opere eseguite dal Consorzio di Bonifica della Piana di Fondi e Monte San Biagio, ospita file di serre nelle quali si coltivano varie verdure, pomodori, peperoni, melanzane, funghi e fiori.
La coltura predominante era l’arancio biondo con alcuni esperimenti di sanguinello e tarocco. Gli aranceti di Fondi furono elogiati da Madama de Stael, da Chateaubriand e da Wolfang Goethe, che, sostando a Fondi in una tappa del suo viaggio in Italia, la salutò con i versi: “Splendon tra le foglie verdi, arance d’or…”. La coltivazione dell’arancio è fatta risalire agli inizi del secolo XVIII; fino a pochi anni prima del gelo, delle brinate e del mal secco, che hanno arrecato danni rilevanti, partivano da Fondi circa 3.000 vagoni di arance che rappresentavano l’80% della produzione provinciale. Ma dopo le accennate intemperie, gli aranceti hanno perduto molta importanza nell’economia agricola fondana. I proprietari di terreni, noti per la loro laboriosità e sobrietà, cercarono di indirizzare, con notevoli sacrifici, le colture dei terreni verso varie piantagioni ortofrutticole per la salvezza dell’agricoltura fondana.
In stretta connessione ha proliferato una fiorente attività commerciale che ha determinato un autentico salto di qualità, fino a costituire, oggi, il pilastro dell’intero apparato economico locale. Il punto fondamentale di questo processo è determinato dalla realizzazione del M.O.F., (inaugurato nel 1974), uno dei più importanti mercati ortofrutticoli europei, autentico polmone di scambi con l’Italia e l’Europa, oggi in fase di ulteriore ampliamento a seguito di un importante finanziamento pubblico.
Intorno a questi due perni (agricoltura e commercio) ruota un universo di attività “indotte” riconducibili al settore dei “servizi” (fiscali, legali, autotrasporti), nonchè piccole industrie di prodotti di sviluppo quali ad esempio gli imballaggi. Meno presente l’industria tradizionalmente intesa come “grande fabbrica”: a Fondi opera una microimprenditoria a carattere individuale nel campo del settore alimentare (conserviero), dei prodotti per l’ediliza e nel metalmeccanico.
Una trattazione a parte merita il turismo, un enorme serbatoio di immense potenzialità: 14 km di spiaggia tra Sperlonga e Terracina, il lago e le colline rappresentano uno splendido scenario nel quale si inseriscono ricchezze monumentali ed architettoniche di valore inestimabile che completano il patrimonio della cultura alla natura, purtroppo non adeguatamente pubblicizzato. Molti sono i servizi di ristoro e ricezione che accolgono ogni anno migliaia di visitatori.